Quando si imposta una strategia di comunicazione, lo storytelling aiuta. Tanto. Questo perché comprendere i vari aspetti della narrazione ci aiuta nella fase creativa della realizzazione della nostra strategia di comunicazione. Un passaggio fondamentale è decidere il “punto di vista” che si vuole dare alla narrazione e al pubblico.
Una stessa storia può essere raccontata in diversi modi, ogni volta potendo dare una sensazione diversa a chi l’ascolta o la vive. A seconda del punto di vista che scegliamo di utilizzare avremo degli esiti diversi e una diversa parteciapazione. Vediamo tre diversi punti di vista:
- il punto di vista del narratore.
La nostra storia è raccontata da un’entità che ci descrive i diversi momenti della storia stessa e ci regala informazioni che diversamente dovremmo immaginare, come ad esempio un evento accaduto prima che la nostra storia avesse inizio. Oppure ci aiuta rivelare i pensieri nascosti o i segreti dei personaggi. - il punto di vista dei personaggi della storia.
Un modo per essere dentro la storia, vivere le sensazioni del personaggio, i suoi pensieri, partecipare alle sue decisioni. Un punto di vista che tiene conto solo del momento vissuto dal personaggio e che vive le sorprese che la storia rivela man mano che scorre. - il punto di vista dello spettatore.
Il punto di vista esterno alla storia da dove si possono cogliere anche particolari che i personaggi non vedono. Dalla sua posizione privileggia, lo spettatore può giudicare e vivere diverse emozioni che si confrontano con altre storie custodite nella sua mente.
Perché sono importanti i punti di vista nello storytelling.
Il punto di vista è un elemento naturale. Se non c’è, ognuno crea il suo. La cosa è anche affascinante, ma se la storia è narrazione d’impresa allora questa libertà non è un bene.
Insomma, quando vuoi trasmettere un messaggio preciso devi portare al minimo gli elementi che possono alterare la tua narrazione.
Facciamo un esempio. Diciamo che un’immagine ci mostra una persona con uno zaino che corre verso un autobus. Ora pensiamo ai tre diversi punti che abbiamo visto prima.
- Se pensiamo al punto di vista della persona che corre, possiamo intuire i suoi pensieri: l’ansia di non farcela, la speranza che quel autobus si attardi giusto il tempo di farlo salire.
- Se abbiamo il punto di vista di un narratore, possiamo sentire perché è cosi importante che riesca a prendere quel autobus o ci dirà perché ha fatto così tardi.
- Infine il punto di vista dello spettatore. Una persona che assiste alla scena chiedendosi perché corre, in fondo (lui lo vede) è in arrivo un altro autobus. Da lontano già si vede.
La stessa immagine si declina in maniera diversa a seconda del punto di vista. E ogni punto di vista genera una narrazione diversa. Come ti dicevo, da un punto di vista creativo, questa cosa è molto interessante.
L’importanza del punto di vista nella narrazione.
Facciamo un altro esempio. Diciamo che un bel ristorante, dove si svolgono molti matrimoni, un bel giorno pubblica una foto di una torta nuziale a terra. Un’immagine che da sola lascia libero sfogo alla fantasia di chi guarda, che per istinto costruirà attorno a quell’immagine una narazione prima e dopo. Probabilmente, il primo pensiero che è arrivato a tutti è: “oddio, povera sposa, è caduta la torta e il matrimonio è rovinato”.
Ma poi, in realtà, dietro possono esserci molte altre storie. Ecco la cosa importante. Se definiamo il punto di vista possiamo limitare al minimo le diverse interpretazioni e guidare il nostro racconto verso obiettivi più utili all’impresa.
Sai, in realtà, perché quella torta era a terra? Altro non era che uno scherzo ben congegnato dai testimoni di nozze. Perché se dobbiamo divertirci lo facciamo fino in fondo. Ecco: cambia il punto di vista, cambia la storia.
Nella narrazione d’impresa, devi essere certo che la storia racconti quello che per te è importante, perché su quello fai la differenza.
La prossima volta che decidi di raccontare qualcosa dedicagli qualche secondo a stabilire il punto di vista. Magari scoprirai che è anche più divertente.
Il concetto di punto di vista anche nella vita quotidiana.
Un’ultima riflessione. L’importanza del “punto di vista” è grande anche nella vita di tutti i giorni. La sociologia della comunicazione pone grande attenzione a questo aspetto perché attorno ad esso si costruisce la fluidità e la chiarezza della comunicazione fra due o più soggetti. L’idea di comunicazione è un flusso di informazioni che un soggetto A (emittente) invia ad un soggetto B (ricevente), attraverso un vettore. Il soggetto B deve comunque interpretare il messaggio ricevuto per comprenderne il significato, ovvero rapportarlo alle sue esperienze, convinzioni e al suo modo di vedere le cose. Maggiori sono le interpretazioni che il soggetto ricevente deve mettere in campo, maggiore è il rischio dell’incomprensione.
Se la tua comunicazione ha un fine promozionale, l’informazione che invii deve essere la più chiara possibile. Se vendi banane certamente non vorrai che capiscano cose diverse (… senza essere maliziosi). Pensaci.